
Gli ossiuri sono piccoli vermi intestinali (Enterobius Vermicularis), la femmina misura circa 1 cm, il maschio 3-4 mm, di colore bianco.
Si tratta di un’infestazione abbastanza frequente nei bambini (l’incidenza è di circa il 20%).
Come avviene l’infestazione?
Principalmente per via orale, per esempio mettendo in bocca mani sporche che sono state a contatto con oggetti contaminati (giochi, utensili, cibo, biancheria…). L’infestazione può avvenire anche per inalazione nasale (per esempio in seguito allo sventolamento di biancheria contaminata) o per l’introduzione di dita nel naso dopo contaminazione con gli oggetti.
Il sintomo principale è il prurito anale, spesso notturno, dovuto al movimento in zona perianale delle ossiuro femmine che depongono le uova tra le pieghe cutanee. A volte possono essere presenti lesioni da grattamento con possibile complicanza di infezioni locali. Nelle bambine, per contaminazione, può manifestarsi anche vulvite e vaginite. Non è rara la comparsa di orticaria o eritemi della pelle per ossiuriasi.
Diagnosi
Qualche volta gli ossiuri sono visibili nelle feci (per esempio quando il bambino utilizza il vasino) o anche in zona anale in un momento in cui il bambino lamenta un forte prurito.
La diagnosi si fa attraverso due esami di laboratorio: ricerca dei parassiti nelle feci e scotch test. Quest’ultimo, molto più sensibile del primo, poiché rivela la presenza di uova in zona perianale, si esegue così: al mattino, prima che il bambino vada in bagno, si applica una striscia di nastro adesivo trasparente sulle pieghe anali facendo aderire bene; successivamente si stacca il nastro adesivo e lo si incolla su un vetrino da laboratorio. Questa procedura va ripetuta almeno 3 volte anche in giorni non consecutivi.
Terapia
Dietro indicazione del pediatra, che ne indicherà il dosaggio, il farmaco di prima scelta è il Mebendazolo. È consigliabile applicare la terapia a tutti i componenti della famiglia, vista l’alta probabilità di infestazione. La medicina si prende in dose unica da ripetere a distanza di due settimane.
Prevenzione
Molto importanti sono alcune regole di igiene personale utili sia per la terapia che per la prevenzione:
- lavarsi spesso le mani, e comunque sempre prima di toccare e mangiare il cibo;
- tenere le unghie corte e pulite;
- lavarsi bene le mani dopo avere evacuato le feci;
- lavare sempre, quando possibile, la zona anale dopo avere evacuato;
- lavarsi ogni mattino la zona anale per eliminare eventuali uova.