Che cos’è un intervento di otoplastica?
L’otoplastica è l’intervento chirurgico che permette di correggere le orecchie a sventola, definite con termine medico “orecchie ad ansa”.
Tale malformazione congenita del padiglione auricolare è dovuta a due alterazioni morfologiche: l’ipertrofia della conca e la mancanza della piega dell’antelice.
Quando intervenire? Dato che le orecchie terminano il loro accrescimento intorno al 4° anno di vita è consigliabile effettuarlo in giovane età in modo da evitare eventuali problemi psicologici in fase adolescenziale.
L’intervento correttivo può comunque essere eseguito anche in età adulta senza aggiunta di rischi. Questo intervento non consente di diminuire la grandezza dei padiglioni, ma solo di renderli meno evidenti nella loro proiezione. La correzione chirurgica agisce anche sulla cartilagine auricolare che viene rimodellata.
Con l’intervento di otoplastica si possono correggere anche altre deformità dell’orecchio meno evidenti come: le “lop ear” che si hanno quando la porzione superiore si ripiega in avanti e vero il basso; le “orecchie a coppa” che sono molto piccole; le “orecchie a conchiglia” che hanno perso la piega ed il margine nella porzione superiore; ed altre deformità a carico del lobo auricolare.
Qual è la tipologia di anestesia utilizzata per l’intervento?
L’intervento è eseguito in anestesia locale con aggiunta o meno di sedazione.
In cosa consiste e qual è la durata dell’intervento?
L’intervento di otoplastica dura circa 1 ora.
Le tecniche sono varie (di Brent, di Nagata, etc) e la scelta è legata al tipo di deformità.
Cosa succede dopo l’intervento?
Nei primi giorni dell’intervento per immobilizzare le orecchie e proteggerle da traumi accidentali, vengono protette da fasce elastiche.
Il dolore nell’immediato post-operatorio è ben controllato dalla terapia farmacologia. Dopo alcuni giorni il bendaggio viene sostituito da una medicazione più leggera.
Tutte le attività vengono riprese in pochi giorni.