Pediculosi

La pediculosi, più comunemente nota col nome di pidocchi, è un’infestazione che si propaga per contatto tra bambini che frequentano le comunità scolastiche, di gioco o di sport. La pediculosi non è sintomo di scarsa igiene.

Come prevenire la pediculosi?

Non esistono prodotti capaci di prevenire l’infestazione da pidocchi. Alcuni semplici precauzioni però possono rendere più semplice l’eventuale trattamento. Nel caso in cui emerga la presenza a scuola o in famiglia di casi di pediculosi, bisogna controllare attentamente il bambino con una luce potente e un pettine a denti fitti in modo da individuare ed eliminare precocemente la presenza di lendini (uova) ed eventualmente di insetti che stanno per infestare o hanno già infestato il cuoio capelluto.

Come si riconoscono i pidocchi?

Il pidocchio depone sul cuoio capelluto molte uova, circa 10 al giorno per un totale di 300 nel suo ciclo vitale. Le uova vengono adese tenacemente alla base del capello da una particolare sostanza secreta dalla femmina di pidocchio. Passando le dita tra i capelli, la forfora viene via facilmente mentre le lendini rimangono attaccate al capello e non si spostano.

Come si debella?

Per il trattamento della pediculosi ci sono numerosi prodotti ad azione chimica (es. piletrina). Esistono anche olii essenziali o soluzioni a base di siliconi che hanno un’azione fisica sulle lendini e sugli insetti perché le soffocano annientandole. Sono prodotti semplici da usare, ma è importante seguire attentamente le indicazioni sul foglietto illustrativo perché il trattamento sia efficace. Questi prodotti vanno accompagnati da un utilizzo molto attento del pettine a denti fitti che permette la rimozione delle lendini e quindi elimina il rischio di nuove infestazioni.

Dopo il primo trattamento il bambino deve essere controllato con il pettine a denti fitti tutti i giorni fino al trattamento successivo. Solitamente, i trattamenti vanno ripetuti dopo una settimana e i controlli vanno effettuati per i quindici giorni successivi per prevenire nuove infezioni. I conviventi, i familiari e i compagni di scuola del bambino che sono stati a contatto con lui nelle 48 ore prima del primo trattamento, vanno trattati con gli stessi prodotti.

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