Il Centro Villa Patrizi CID è particolarmente attrezzato e tecnicamente preparato per effettuare i prelievi pediatrici.

Al fine di assicurare costantemente maggiori servizi per i propri pazienti e la qualità degli stessi, presso il nostro centro è stata strutturata la “Nuova Sezione di Prelievi per Bambini”, affidata al Dott. Massimo Pellegrino, specialista in Ematologia con esperienza trentennale iniziata presso il reparto di Ematologia Pediatrica dell’Umberto I e proseguita presso altre prestigiose strutture private romane, coadiuvato dalla Dott.ssa Margherita De Santis.

Le analisi del sangue per i bambini vengono effettuate sia privatamente che in convenzione e non comportano nessuna maggiorazione di prezzo rispetto alle prestazioni equivalenti per i pazienti adulti.

Per i prelievi pediatrici è necessaria la prenotazione tramite la segreteria.

Consigli su come preparare il bambino al prelievo

Un ambiente sereno e confortevole per rassicurare e tranquillizzare il bambino. Per i bambini, soprattutto nel corso della prima infanzia, i genitori costituiscono l’unico punto di riferimento ed attraverso di essi si relazionano con l’esterno. Quando un bimbo si imbatte in una situazione per lui nuova, per sapere come rispondere emotivamente d’istinto “interpella” i genitori, adeguando di conseguenza la sua reazione a quella comunicatagli dagli adulti.

Per questa ragione è importante che, in occasione di un prelievo venoso, il genitore che accompagna il bambino non si mostri ansioso, bensì tranquillo e rilassato trasmettendo al figlio sicurezza e serenità con la voce e con lo sguardo.

Il bimbo, inoltre, potrebbe arrivare nel nostro Centro già intimorito dalla figura del medico. Al fine di evitare tale inconveniente è importante presentare il dottore come colui che vuole aiutarlo a stare meglio e che non ha alcuna intenzione di fargli del male.

È importante che il bambino capisca che il medico è una persona come le altre: con una famiglia con dei bimbi e che lavora per permettere loro di giocare e correre proprio come piace a lui.

I genitori dovranno prendere la decisione sul se informare o meno il bimbo in base al suo carattere.

Si può eventualmente cercare di minimizzare l’evento paragonando l’iniezione per il prelievo alla puntura di zanzara o ad un pizzicotto, ma ricordate di non ridere mai delle sue paure e di non ridicolizzarne la reazione, anche se può sembrarvi esagerata, non farete altro che indispettirlo portandolo ad aumentare le sue proteste.

Consigli generali per i genitori

Di seguito riportiamo una breve lista con alcuni consigli generali studiati per aiutare i genitori ad affrontare il prelievo del sangue del proprio bambino con l’obiettivo di rendergli l’esperienza meno traumatica possibile. Far giocare il Bambino è la chiave giusta per riuscire a tranquillizzarlo.

  1. Quando comunicare al bimbo che dovrà fare un prelievo:
    se il vostro bimbo ha tra i 4 e i 10 anni la spiegazione più semplice e veritiera potrà essergli fornita al massimo il giorno prima del prelievo.
  2. Chiedere al vostro bambino quale gioco o peluche vuole portare con sé per fargli compagnia.
  3. Dire sempre la verità in modo appropriato aiuta i piccoli ad affrontare le difficoltà.
  4. Se i genitori sono i primi ad agitarsi per il prelievo, il bimbo percepirà l’eccezionalità della situazione e la vivrà in maniera poco serena.
  5. Dopo il prelievo del sangue:
    dopo il prelievo è importante coccolare il bambino e lodarlo per la sua pazienza anche se lo consideriamo già “grandicello”.
    Funziona quasi sempre il bacio sulla ferita e un cerotto colorato; dopo pochi minuti basterà dire “ecco, sta già guarendo” ed il bimbo tornerà a sorridere. A volte i bimbi necessitano di sentirsi ulteriormente gratificati.