L’ambulatorio di ginecologia e ostetricia di Villa Patrizi CID si occupa del management ginecologico e senologico della donna in tutte le età: dalla pubertà, durante il periodo fertile, in menopausa e nella post- menopausa.

E’ possibile pianificare un percorso diagnostico e terapeutico delle principali patologie ginecologiche, con particolare attenzione al trattamento dell’endometriosi, della dismenorrea, delle patologie vulvo-vaginali e della sterilità.

Seguiamo la donna in gravidanza attraverso visite periodiche e diagnostica ecografica, condividendone ogni momento.

Proponiamo, infine, programmi di screening per il tumore della cervice uterina e programmi di prevenzione per il tumore dell’endometrio, dell’ovaio e della mammella.

Prestazioni ambulatoriali

  • Visita ginecologica

    La visita inizia con la raccolta di informazioni riguardanti la paziente e il suo stato di salute e successivamente si esegue un accurato esame degli organi genitali esterni ed interni.

    L’esame avviene tramite l’ispezione, l’introduzione dello speculum per visualizzare il collo dell’utero ed eseguire eventualmente il pap test e la palpazione bimanuale per valutare l’utero e le ovaie. Inoltre, durante la visita verrà effettuata una ecografia pelvica transaddominale o transvaginale per maggiore accuratezza diagnostica.

  • Visita ginecologica di controllo

    Durante la visita di controllo si prende visione dei risultati di eventuali esami di laboratorio e/o strumentali e, attraverso l’esame ginecologico, si valuta la risposta ad eventuali terapie eseguite dalla paziente. La visita è finalizzata a monitorare il paziente nel suo percorso di cura.

  • Visita ostetrica

    La visita inizia con la raccolta di una dettagliata anamnesi della gestante e del partner (informazioni riguardanti la coppia e il loro stato di salute) e successivamente si esegue un accurato esame degli organi genitali esterni, del collo dell’utero e dell’utero. Si valuta la vitalità del feto tramite la percezione del battito cardiaco fetale e si effettua la visita ostetrica di controllo.

  • Visita ostetrica di controllo

    Durante la visita di controllo si prende visione dei risultati di eventuali esami di laboratorio e/o strumentali, e si esegue un accurato esame degli organi genitali esterni, del collo dell’utero, e dell’utero e si programmano i controlli successivi. La visita è finalizzata a monitorare il paziente nel suo percorso di cura.

  • Visita senologica

    Consiste nell’esame clinico completo del seno. E’ una metodica semplice e indolore, effettuata senza l’ausilio di particolari strumenti ma solo con l’ispezione e la palpazione.

  • Pap test

    Il pap test è l’esame di screening per la prevenzione del carcinoma del collo dell’utero. Le cellule del collo dell’utero vengono prelevate con una spatola di legno (spatola di Ayre) sull’orifizio uterino esterno, e con uno spazzolino (cytobrusch) nel canale cervicale. Non è un esame doloroso e si deve eseguire una volta ogni anno dall’inizio dell’attività sessuale. La durata media è di pochi minuti. Non avere rapporti sessuali, non eseguire lavande interne e non assumere farmaci per via vaginale nei 3 giorni precedenti l’esame. Inoltre al momento dell’esame non deve esserci il flusso mestruale in corso.

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  • Pap test fase liquida / DiaPrep (prelievo + esame citologico)

    La differenza con il pap test tradizionale è nella modalità di raccolta del campione. Non viene strisciato sul vetrino ma risciacquato in un barattolino che conserva le cellule. In questo modo quasi tutte le cellule vengono conservate e non si aggregano in maniera disordinata. Possono inoltre essere separate da sangue muco e detriti.

    La durata media è di pochi minuti.

  • Hpv test

    La modalità di esecuzione è come quella del pap test. Consiste nel prelievo di una piccola quantità di cellule dal collo dell’utero che vengono successivamente analizzate per verificare la presenza di DNA del Papillomavirus e del tipo di virus.

    La durata media è di pochi minuti.

Esami di laboratorio

  • Analisi per il benessere materno

    L’insieme di analisi è indicato durante la gravidanza per valutare il benessere materno e fetale e monitorare la gravidanza stessa.

    • Anticorpi anti Citomegalovirus IgG
    • Anticorpi anti Citomegalovirus IgM
    • Anticorpi anti Herpes simplex IgG
    • Anticorpi anti Herpes simplex IgM
    • Anticorpi anti HIV
    • Anticorpi anti Rosolia IgG
    • Anticorpi anti Rosolia IgM
    • Anticorpi anti Toxoplasma gondii IgG
    • Anticorpi anti Toxoplasma gondii IgM
    • Emocromo
    • Esame delle urine
    • Glicemia
    • Gruppo sanguigno + fattore RH
    • PT. PTT, INR, AT III, Fibrinogeno
    • Test di coombs indiretto
    • TPHA, VDRL
    • Transaminasi GOT (AST)
    • Transaminasi GPT (ALT)
  • Analisi per le malattie sessualmente trasmissibili

    L’insieme di analisi è indicato per verificare se il paziente ha una malattia che può essere trasmessa sessualmente.

    • Anticorpi anti HIV1
    • Anticorpi anti HIV2
    • Chlamydia trachomatis
    • HbsAg
    • HCV
    • Micoplasma genitalium
    • Micoplasma hominis
    • Nesseria gonorrhoeae
    • TPHA
    • Trichomonas vaginalis
    • Ureaplasma parvum
    • Ureaplasma urealyticum
    • VDRL
  • Analisi per la menopausa

    L’insieme di analisi è indicato per verificare se la donna è in menopausa.

    • 17 beta Estradiolo
    • FSH
    • LH

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  • Analisi per l’ovaio policistico

    L’insieme di analisi è indicato per le donne che hanno manifestato aspetti e problematiche tipiche dell’ovaio policistico. La sindrome si caratterizza per la presenza di ovaie ingrandite e piene di cisti/follicoli di varie dimensioni e di tre sintomi quasi sempre presenti: amenorrea, irsutismo, obesità.

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    • 17 beta estradiolo
    • Androstenedione
    • DHEAS
    • FSH
    • Glicemia
    • Indice H.O.M.A. (rischio di insulino-resistenza)
    • Insulinemia
    • LH
    • Testosterone
  • Analisi preconcezionali per la donna

    L’insieme di analisi è indicato per comprendere lo stato di salute e l’assenza di infezioni nella donna in età fertile e desiderosa di prole.

    • Anticorpi anti Citomegalovirus IgG
    • Anticorpi anti Citomegalovirus IgM
    • Anticorpi anti Herpes simplex IgG
    • Anticorpi anti Herpes simplex IgM
    • Anticorpi anti Rosolia IgG
    • Anticorpi anti Rosolia IgM
    • Anticorpi anti Toxoplasma gondii IgG
    • Anticorpi anti Toxoplasma gondii IgM
    • Anticorpi anti-HIV
    • Antitrombina III
    • Elettroforesi dell’emoglobina
    • Emocromo
    • Esame delle urine
    • Fibrinogeno
    • Glicemia
    • Gruppo sanguigno + fattore RH
    • HbsAg
    • HCV
    • Omocisteina
    • Sideremia
    • Tempo di protrombina (TAP)
    • Tempo di tromboplastina parziale attivata (aPTT)
    • TPHA
    • VDRL
  • Analisi preconcezionali per l’uomo

    L’insieme di analisi è indicato per valutare la condizione di salute e l’assenza di infezioni nell’uomo.
    Anticorpi anti HIV
    Elettroforesi dell’emoglobina
    Emocromo
    Gruppo sanguigno + fattore RH
    HbsAg
    HCV
    TPHA
    VDRL

Diagnostica strumentale

  • Cardiotocografia

    Si esegue poggiando due trasduttori sull’addome materno che vengono mantenuti mediante due fasce elastiche.
    La procedura consiste nella contemporanea registrazione della frequenza cardiaca fetale, mediante una sonda ad ultrasuoni e dell’attività contrattile uterina, mediante una sonda che rileva le variazioni di pressione sull’addome materno.
    E’ un esame utilizzato per la valutazione del benessere fetale, è semplice e privo di rischi.

  • Colposcopia

    Consiste nel guardare il collo dell’utero con uno strumento ottico, il colposcopio.
    Si pone in evidenza il collo dell’utero mediante lo speculum vagina e si applicano dei liquidi reagenti (acido acetico e soluzione iodo-iodurata). Questi possono provocare un lieve bruciore, ma non dolore.

  • Colposcopia + biopsia della portio/cervice uterina

    Oltre alla colposcopia viene eseguita una biopsia del collo dell’utero per analizzare istologicamente una lesione o un’area sospetta.
    Si afferra la portio con una pinza a morso e si preleva un piccolo pezzetto di tessuto. Si può avvertire un leggero pizzichio mentre il tessuto viene rimosso.
    L’analisi microscopica del tessuto prelevato definisce e completa la diagnosi colposcopica.

  • Ecografia ostetrica primo trimestre

    La procedura prevede il posizionamento di una sonda sull’addome della paziente.
    Si esegue all’undicesima settimana di gestazione ed è importante per visualizzare l’attività cardiaca e per datare la gravidanza.

  • Ecografia ostretica secondo trimestre

    La procedura prevede il posizionamento della sonda sull’addome della paziente.
    Si esegue tra la diciannovesima e la ventunesima settimana di gestazione e serve ad analizzare l’anatomia fetale.

  • Ecografia ostetrica terzo trimestre

    La procedura prevede il posizionamento della sonda sull’addome della paziente.
    Si esegue alla trentaduesima settimana di gestazione e serve a valutare l’accrescimento fetale.

  • Ecografia transaddominale

    La procedura prevede il posizionamento di una sonda sull’addome inferiore della paziente e ha lo scopo di valutare l’utero e le ovaie.
    L’esame non è pericoloso, né doloroso e non prevede alcuna preparazione nei giorni precedenti. L’esame è eseguito a vescica piena.

  • Ecografia transrettale

    La procedura prevede l’inserimento di una sonda nel retto, non in vagina.
    E’ utilizzata prevalentemente nelle donne virgo per la valutazione di patologie dell’ovaio.
    L’esame non è pericoloso, né doloroso e non prevede alcuna preparazione nei giorni precedenti.

  • Ecografia transvaginale

    La procedura prevede l’inserimento di una piccola sonda all’interno della vagina che consente di analizzare la morfologia ed eventuali alterazioni patologiche dell’utero e delle ovaie.
    L’esame non è pericoloso, né doloroso e non prevede alcuna preparazione nei giorni precedenti.

  • Flussimetria arterie uterine

    La procedura è effettuata con una sonda addominale e ha lo scopo di individuare e selezionare le gravidanze a rischio di ipertensione, preeclampsia, ritardo di crescita del feto.
    Viene effettuata alla ventiquattresima settimana di gravidanza.
    L’esame non è fastidioso, né doloroso.

  • Flussimetria fetale

    E’ una procedura che si esegue durante l’ecografia del terzo trimestre.
    Serve a valuta il benessere fetale, ovvero lo stato della circolazione fetale attraverso la misurazione della quantità e della velocità del sangue.

  • Inserimento pessario

    La procedura prevede l’inserimento di un anello di plastica che vengono inseriti nella vagina pper il trattamento di condizioni come il prolasso uterino o di incontinenza urinaria da sforzo.
    E’ un anello che può essere in gomma o silicone, le cui dimensioni nelle varie misure sono studiate per adattarsi all’utero della donna.
    E’ particolarmente indicato per coloro che non sono in condizioni di salute sufficienti per sottoporsi ad un intervento chirurgico o hanno controindicazioni anestetiche.

  • Inserimento spirale

    La spirale rappresenta un importante metodo alternativo per la contraccezione: si tratta di un piccolo dispositivo di varia forma, che viene introdotto nell’utero della donna da un ginecologo.
    La spirale viene spinta delicatamente nell’utero attraverso la cervice, pulita precedentemente con una sostanza antisettica.

  • Monitoraggio follicolare

    Consiste in una serie di ecografie pelviche transvaginali.
    Ha lo scopo di studiare in un ciclo mestruale lo sviluppo del follicolo, la crescita dell’endometrio, l’ovulazione, la formazione del corpo luteo.

  • Vulvoscopia

    La vulvoscopia è parte integrante dell’esame colposcopico.
    Consiste nell’osservazione della vulva e dei tessuti circostanti con uno strumento ottico, il colposcopio.
    Prima dell’inizio della procedura si applica l’acido acetico, ma non è necessario lo speculum vaginale.
    L’esame è non è doloroso e non è invasivo.

  • Vulvoscopia + biopsia della vulva

    Oltre alla vulvoscopia viene eseguita una biopsia della vulva per analizzare istologicamente una lesione o un’area sospetta.
    L’analisi microscopica del tessuto prelevato definisce e completa la diagnosi vulvoscopica.

Chirurgia ambulatoriale

  • Amniocentesi

    L’amniocentesi è la metodica diagnostica più diffusa per ottenere campioni biologici utili al fine di effettuare una diagnosi prenatale.

    La procedura consiste in un prelievo di liquido amniotico dalla cavità uterina e ha lo scopo di analizzare il numero e la forma dei cromosomi del feto, per sapere in modo certo se il bambino è affetto da una malattia cromosomica.

    L’amniocentesi viene eseguita generalmente alla ventesima settimana.

  • Asportazione di polipi cervicali

    I polipi uterini sono neoformazioni benigne che crescono lungo il tratto endometriale o cervicale dell’utero. Si tratta di escrescenze soffici generalmente peduncolate che, adese alla parete interna dell’utero, sporgono direttamente nella cavità uterina.
    La rimozione del polipo è un intervento semplice, sicuro e non invasivo.

  • Diatermocoagulazione della portio uterina

    E’ una procedura terapeutica che si pratica coagulando con bisturi elettrico o con laser la mucosa del collo dell’utero o della vagina dopo aver individuato lesioni a carico di dette strutture anatomiche.

  • Isteroscopia diagnostica

    La villocentesi, o prelievo dei villi coriali, è una procedura invasiva che permette di prelevare frammenti di tessuto coriale, una componente della placenta, per ottenere informazioni su eventuali malattie cromosomiche o genetiche presenti nel feto.

    La villocentesi viene eseguita generalmente tra la decima e la tredicesima settimana.

  • Isteroscopia operativa

    L’isteroscopia operativa è una metodica chirurgica che consente il trattamento di patologie uterine.
    E’ indicata per il trattamento di polipi uterini, fibromiomi della cavità uterina, malformazioni uterine, o aderenze intra-uterine.
    L’intervento è svolto in sedazione o in anestesia locale.
    La durata media è di 40 minuti.

  • Villocentesi

    La villocentesi, o prelievo dei villi coriali, è una procedura invasiva che permette di prelevare frammenti di tessuto coriale, una componente della placenta, per ottenere informazioni su eventuali malattie cromosomiche o genetiche presenti nel feto.
    La villocentesi viene eseguita generalmente tra la decima e la tredicesima settimana.

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