La branca di Osteopatia di CID Villa Patrizi valuta e agisce sulle disfunzioni manifestate dal paziente e le cura attraverso il trattamento manuale sul sistema muscoloscheletrico di alcune parti del corpo.

A differenza della medicina tradizionale, l’osteopatia è caratterizzata da un approccio non sempre sintomatico che si concentra sulla totalità della persona; durante la visita osteopatica, quindi, l’osteopata non si focalizza solo sul sintomo doloroso, ma cerca di capirne la causa scatenante e di risolvere il problema alla radice.

Il trattamento è consigliato per curare anche cefalee, stipsi e reflusso gastroesofageo.

Il trattamento osteopatico

Che cosa è?

Il Trattamento manipolativo osteopatico consiste in una serie di tecniche manuali che hanno lo scopo di ripristinare la mobilità fisiologica di muscoli, articolazioni e tessuti corporei, “sciogliendo” le tensioni e le contratture muscolari.

A cosa serve?

Il trattamento osteopatico ha lo scopo di stimolare il ripristino della mobilità fisiologica dei tessuti corporei, sfruttandone alcuni benefici:

  • l’aumento della mobilità del tessuto e delle strutture ad esso correlate,
  • un miglioramento della vascolarizzazione e del trofismo della zona manipolata,
  • la regressione del dolore come conseguenza dell’eliminazione delle cause scatenanti.

Gli effetti del trattamento osteopatico e delle tecniche manipolative si traducono in input che stimolano il sistema neurovegetativo dando un’informazione ottimale per accelerare i progressi di salute del paziente.

Quanto dura?

Ogni seduta osteopatica dura all’incirca dai 45 ai 60 minuti e si compone di più fasi: anamnesi e visione degli eventuali esami strumentali, osservazione, diagnosi differenziale, esame osteopatico, trattamento manipolativo osteopatico, congedo del paziente.

Qual è abbigliamento indossare?

Esclusa l’anamnesi, il paziente durante la seduta è vestito preferibilmente dei soli indumenti intimi o per le donne eventuali leggings e canottiera in maniera tale da facilitare l’osservazione e l’ascolto manuale dei tessuti da parte dell’osteopata.

Quali sono le fasi del trattamento?

L’anamnesi consiste in un colloquio tra paziente ed osteopata che ha lo scopo di valutare la storia clinica del paziente, il motivo del consulto, sintomi e patologie, valutando e prendendo in considerazione anche gli esami diagnostici strumentali portati dal paziente. Questa fase è molto importante trattamento per lavorare in sicurezza col paziente e per escludere eventuali contrindicazioni al trattamento.

L’osservazione è la fase dove l’Osteopata visionerà in piedi la postura del paziente e valuta se vi sono aree di sovraccarico a carico della colonna del bacino o degli arti inferiori o asimmetrie importanti disfunzionali.

La diagnosi differenziale è quella fase che permette di elaborare attraverso ragionamento clinico e l’utilizzo di test specifici controindicazioni parziali o totali al trattamento osteopatico, come per esempio sintomi o segni di una malattia organica in corso (quelle che in medicina vengono chiamate red flags).

L’esame osteopatico attraverso l’utilizzo di specifici test di mobilità osteopatici e la sola palpazione si valuta la mobilità e la funzionalità dei distretti corporei che hanno suscitato maggior interesse nelle precedenti fasi.

Quali sono le tecniche e le manovre osteopatiche?

Esistono moltissime tecniche e manovre osteopatiche che l’osteopata decide di utilizzare in base al piano di trattamento scelto (ogni trattamento osteopatico cambia in base al paziente) ed ai dati clinici raccolti durante la valutazione inziale:

  1. rilascio mio-fasciale,
  2. manipolazioni ad alta velocità e bassa ampiezza (HVLA),
  3. tecniche BLT (bilanciamento delle tensioni legamentose),
  4. tecniche ad energia muscolare (MET),
  5. trattamento cranio-sacrale, biodinamico, strain-counterstrain.

Ogni manovra osteopatica ha uno scopo preciso ed è adattata al paziente ed al piano terapeutico scelto.